Trasformazione dei dati catastali: un confronto tra software Open Source e proprietari

Questo articolo nasce da un post sul gruppo GIS Italia ed in particolare dalla richiesta di trasformazione di un DWG catastale. Nella discussione sono state proposte alcune soluzioni: una tramite QGIS e una tramite il software proprietario GLOBAL MAPPER. Scopo del presente articolo è quello di confrontare i due metodi tramite un caso studio.

ATTENZIONE

UTILIZZEREMO UNA MAPPA CATASTALE IN FORMATO DXF IN COORDINATE CASSINI-SOLDNER CON GRANDE ORIGINE VALLE PALOMBO (LA PROCEDURA SI RITIENE VALIDA PER L’AREA TESTATA)

LA DIGITALIZZAZIONE DELLE MAPPE CATASTALI ESEGUITA DALL’AGENZIA DELL’ENTRATE NON SEMPRE RESTITUISCE RISULTATI SODDISFACENTI

Iniziamo con il procuraci la versione prova di GLOBAL MAPPER (V. 19). La versione prova ha una validità di 14 giorni ed ha alcune funzionalità limitate, ma per il nostro scopo va più che bene. Dopo aver effettuato la registrazione sul sito, si può scaricare ed attivare la DEMO che al primo avvio si presenta così

fig1

A questo punto basta trascinare la nostra mappa catastale in formato DXF nel pannello gestione livelli. Al caricamento GLOBAL MAPPER ci chiederà in che sistema di riferimento (di seguito indicato come SR) è la mappa e noi selezioneremo CASSINI-SOLDNER (ITALIA) ORIGINI-GRANDE EST e come Zona VALLE PALOMBO

fig2

A questo punto andiamo su Strumenti, Configura, Proiezione e selezioniamo la proiezione di output, ovvero quella in cui vorremmo convertire il nostro file catastale (UTM WGS84 33N).

fig3

Adesso andiamo su File, Esporta, in File/Formato Vettoriale/Lidar, selezioniamo shapefile e salviamo la nostra mappa nel nuovo SR (vanno bene solo le aree).

fig4

Ora passiamo a QGIS: nativamente il software non implementa le proiezioni di cassini-soldner (Grandi Origini e Origini locali), ma attraverso il codice proj.4 è possibile ricostruire il SR con una buona accuratezza, seguendo ad esempio, le indicazioni riportate nel Wiki sezione catasto di GFOSS Italia.

fig5

Brevemente, conoscendo le coordinate della nostra GRANDE ORIGINE (per approfondimenti vi rimando a quest’articolo di Nino Formica) in uno dei sistemi nazionali implementati in QGIS è possibile ricostruire il SR della mappa catastale di interesse. Sul sito fiduciali.it è presenta una raccolta di coordinate espresse nei vari DATUM. Dopo diverse prove ho ritenuto più accurate (almeno per la mia zona) le coordinate riportate nell’articolo scientifico GEODETIC DATUMS OF THE ITALIAN CADASTRAL SYSTEMS (TIMÁR G., BAIOCCHI V., LELO K. – Geographia Technica, No. 1, 2011, pp. 82-90).

fig6

Per Valle Palombo le coordinate geografiche (DD) espresse nel datum wgs84 sono:

lat = 41.651030

lon = 14.259638

Iniziamo con il definire il nostro SR personalizzato in QGIS (ho utilizzato la versione 2.18.15). Andiamo in Impostazioni, SR Personalizzato e definiamo: il nome del nostro SR personalizzato (Cassini-Soldner Valle Palombo) e i parametri proj.4:

+proj=cass +lon_0=14.259638 +lat_0=41.651030 +x_0=0 +y_0=0 +ellps=WGS84 +units=m +no_defs

Dove lon_0 e lat_0 sono rispettivamente la longitudine e la latitudine del punto di origine (Valle Palombo), ellps è l’ellissoide di riferimento (WGS84). Diamo l’ok (verrà assegnato un nuovo codice EPSG al SR appena creato).

In QGIS carichiamo la mappa catastale in formato dxf tramite il plug-in Dxf2Shp converter selezionando come Tipo di file in uscita Poligono e QGIS ci chiederà il SR del file: indichiamo il SR appena creato

fig8

Ora salviamo la nuova mappa nel sistema UTM WGS84 33N (Taso destro, Salva con nome, Sistema di Riferimento EPSG 32633).

Carichiamo entrambe le mappe convertite con Global Mapper (in rosso) e con QGIS (in verde), diamo una tematizzazione opportuna e carichiamo un’ortofoto per verificare la sovrapposizione e la bontà delle trasformazioni di entrambi i software (come ortofoto utilizzo il servizio WMS di REALVISTA)

fig9.png

Sinceramente si fa fatica a decretare chi sia il migliore considerando che la differenza tra i poligoni è di circa 1-2 metri. Nella maggior parte delle applicazioni GIS questa differenza è trascurabile. Per chi ha bisogno di georiferire le mappe catastali per lavori topografici deve rivolgersi ad altri tipi di software, appoggiandosi a rilievi topografici eseguiti in un sistema locale. Il problema da affrontare, più che nella scelta del software (per motivi economici, etici, ecc.), è nella scarsa qualità delle digitalizzazioni delle mappe catastali. Per questo sarebbe sempre meglio partire dalle mappe d’impianto.

Ludovico Frate (Seguimi su lezionigis.it)

 

 

 

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2 pensieri su “Trasformazione dei dati catastali: un confronto tra software Open Source e proprietari

  1. “….Il problema da affrontare, più che nella scelta del software (per motivi economici, etici, ecc.), è nella scarsa qualità delle digitalizzazioni delle mappe catastali…” …parole sante …credevo di essere il solo a pensarla così.

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